I "Don Chisciotte" all' incontrario

  

Don Chisciotte e Ronzinante, dipinto di Honoré Daumier

tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Don_Chisciotte_della_Mancia

 

Don Chisciotte della Mancia (titolo originale in lingua spagnola: El ingenioso hidalgo don Quixote de la Mancha).   

Un libro che ho amato moltissimo, che mi ha fatto riflettere e divertire allo stesso tempo: un intreccio letterario che adoro. In questo intervento di Erri De Luca la figura di Don Chisciotte viene collegata ad una riflessione sui valori, che vorrei proporvi.

Acquachiara

 

Erri De Luca

Che cosa ha valore?

 “Valori. Tanti ne abbiamo davanti agli occhi, presentati dalla pubblicità. Io credo che la pubblicità sia il centro della produzione dei valori. Viene esposto il successo, in tutte le varie possibilità e in tutte le varie gradazioni: il successo nel mestiere, nell'amore, nello sport.
Dall'altra parte ci sono quelli che cercano di sottrarsi a questo chiasso del successo e di consistere in valori più silenziosi, in valori di rinuncia anche a questa esposizione. Ce n'è per tutti i gusti, adesso. Quello che manca un po' è la capacità di decidere, di distinguere, di introdurre delle differenze. Questa è la "città del porcospino". Il porcospino è un animale che non spiega ai propri figli quello che devono mangiare, fa mangiare loro di tutto, le porcherie e le prelibatezze. Ogni porcospino così si procura una sua dieta e questo ha reso il porcospino particolarmente resistente ai veleni e ai tossici. Però il porcospino non è in grado di distinguere. Questa è una società che chiamo del porcospino, perché ha smesso di distinguere tra i propri valori: le sembrano tutti accettabili, tutti compatibili. Succede.La chiamano indifferenza, che non è una strafottenza nei confronti dei valori, ma una incapacità di distinguere le differenze. C'è una scena grandiosa di un libro formidabile, che è il Don Chisciotte, in cui Don Chisciotte si scaglia contro un teatrino delle marionette. C'è un teatrino delle marionette dove ci sono i buoni e i cattivi. Don Chisciotte parte dal pubblico, interrompe quella scena e distrugge tutti i nemici, tutti i cattivi della scena. Don Chisciotte è incapace di distinguere tra realtà e finzione. Noi siamo dei Don Chisciotte all'incontrario, incapaci di distinguere tra valori, tra realtà e finzione: rimaniamo spettatori. Il contrario di Don Chisciotte, che invece è un interventista, e non si lascia sfuggire occasione per intervenire. Questa è la mia posizione. Proviamo a ragionare di questi argomenti.”

 Tratto da http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=29

 

Commenti

  1. Selezioni e commenti in modo così profondo che dal primo a questo post non ho potuto fare altro che condividerne un certo numero su Twitter e su Google Buzz!

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