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Visualizzazione dei post con l'etichetta dell' amore

Il privilegio del conoscere

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      Fiume Misa, Senigallia - S. P. © 2018     Il gioco del nascondersi e del ritrovarsi del cercare e del cercarti del produrre codici e del decifrarli. Di cose nuove da afferrare, del mettere in fila quelle vecchie e dare ordine e senso. Il gioco del guardare, dell'ascoltare,  dello scoprire, del capire. E' stato il tempo del gioco con le cose più serie della vita. Grazie a coloro che me lo hanno permesso. Grazie a coloro che lo hanno nutrito questo bisogno insopprimibile di vivere l'infanzia oltre l'infanzia. Più che un piacere è stato privilegio del conoscere.   (Dalla cantina, 2012)

Anima mia

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  Foto tratta da "Il lungo viaggio in treno del ferroviere-fotografo Wang Fuchun" HUFFPOST   Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: " Tu pensi che esista l'anima? Se esiste una sua “vita” nella nostra vita corporea, qual'è la sua funzione, il suo destino o semplicemente la sua prospettiva? " Sua moglie, voltandosi verso di lui con infinita dolcezza: " Anima mia, vienimi accanto. " Piccolo dialogo immaginario 6 - 2006  

L'ombra della luce

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 Era il 1992, Franco Battiato in concerto a Bagdad espresse il suo inestimabile patrimonio spirituale, sempre generosamente condiviso.   " Fin dai tempi più antichi, il filo d'oro è il simbolo di un sapere che nasce dalla esperienza personale, libero da condizionamenti istituzionali. E' un filo perchè rappresenta la continuità di una esperienza sempre antica e sempre nuova, è esile perchè in ogni generazione questa consapevolezza viene mantenuta da una minoranza di individui. Questo filo è d'oro perchè è immortale, rimane anche nei periodi più caotici e oscuri, a volte più apparente, a volte più nascosto. " (Raimond Panikkar)

Io voglio bene al mio corpo

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  Nello stesso istante - S. P. © 2019   Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Io voglio bene al mio corpo, o almeno dovrei: è cresciuto con me per tanto tempo. Ma ciò che sento va oltre ciò che sente il mio corpo." Sua moglie, ammiccando un po' e guardandolo con un sorriso a cento denti: "Mi basterebbe condividere con te ciò che sente il tuo corpo." Piccolo dialogo immaginario 5 - 2006  

Danza leggera

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   La bellezza viaggia sempre leggera, come una fuggevole preghiera porta con sé un unico bagaglio: il respiro del divino.  Yann Tiersen - Porz Goret     Musika: Yann Tiersen - Porz Goret  Akrobatak: Tarek Rammo & Kami-Lynne Bruin

Cosa è amore

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  Ce n'est pas une feuille - S. P. © 2020  A volte per capire cosa sia amore, quali siano veramente le caratteristiche di questo sentimento, ad alcuni occorre una vita intera, ad altri molti anni, alla maggior parte di noi anche molte sofferenze, oltre a molte gioie (almeno si spera). Però quando giunge a noi la consapevolezza profonda di cosa sia veramente amore, arriva in un attimo: una luce che all'improvviso rende tutto chiaro, dipana i dubbi, ci aiuta a fare le scelte conseguenti,  quelle che ci sembrano più appropriate o giuste, o desiderabili, o improrogabili. Ognuno fa le sue, così come vuole o come può, ma tutto è piu chiaro e dunque possiamo proseguire nel nostro cammino con meno incertezza. Anche per questo, cosa è veramente amore e cosa no, è uno dei più grandi insegnamenti che possiamo ricevere in questa vita. Grande maestro il Buddha quando disse: "Quando ti piace un fiore lo cogli e basta, ma quando ami un fiore, lo annaffi ogni giorno. Chi capisce questo, c

A che serve la parola?

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Foto di Robert Doisneau "Cour Carrèe du Louvre" 1969  tratta da "ilpost.it" Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Se la funzione dell'uomo fosse diversa da quella delle altre specie, come si spiega, ancora oggi, anche nelle società più...diciamo avanzate (comunicazioni, tecnologia, ecc.), la presenza di uomini che sono più animali che umani? D'altra parte, se fosse vero che siamo fondamentalmente animali, a che serve allora la parola? Basterebbe molto meno per cavarsela!" Sua moglie: "Ecco, appunto...- dice girandosi dall'altra parte - a che serve la parola?!" Piccolo dialogo immaginario 4 - 2006

Fare la differenza

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  Immagine tratta da www.ohga.it         La differenza Un pescatore vide camminare sulla riva il Maestro Ryokan subito dopo una tempesta. La bufera aveva trascinato sulla spiaggia migliaia di stelle marine. A breve tutte sarebbero morte. Il maestro si mise a raccoglierle e a gettarle nel mare. Il pescatore andò incontro a Ryokan e dissse: "Non puoi sperare di ributtarle tutte in mare. Moriranno a migliaia. E' già successo in passato, il tuo sforzo non farà alcuna differenza". "Lo farà per questa" rispose Ryokan, e lanciò in mare un'altra stella. Tratto da "Le più belle storie Zen" curato da Antonio Zanetti- Edizioni Liberamente   Trovo straordinaria questa breve storia Zen, racconta valori da far riemergere e praticare in un mondo che tende ad ammassare più che a distinguere. Credo che ci siano insegnamenti simili anche in ciò che ha fatto Gesù, nei Vangeli viene infatti raccontato del suo amore personale per ognuno.  Se le stanze delle reli

Sempre viva il canto!

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Una canzone del 1972 "Grande, grande, grande", cantata da Mina durante la prima puntata televisiva dello show Teatro 10, diventò in brevissimo tempo uno dei successi più incisivi della sua carriera. Fu un modo, allora modernissimo, di presentare un rapporto d'amore poco lineare e scontato. Il testo, oggi, farebbe sorridere i più: ben altri conflitti e incertezze pervadono i rapporti di coppia. Ma la voce e l'interpretazione di Mina rimane briosa, ironica, dinamica. Nel 1997   Céline Dion e Luciano Pavarotti  ne presenteranno una gradevolissima versione in lingua inglese: "I hate you then I love you" ,  in un magico duetto e ben altri mezzi per l'accompagnamento strumentale.

Balbettii poetici d'adolescenza

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Balbettii poetici, ovvero l'adolescente in cantina (vedi post precedente) Provo molta tenerezza per gli adolescenti di oggi e ora, a sessantadue anni, ne provo tanta anche per me stessa, adolescenrte nel 1973. Questi "Balbettii poetici" ne sono una traccia, recuperata dalla mia"cantina". Chiare notti Mi affascinano queste chiare notti Il cuore mi si stringe d'improvviso E vuol tener per sé questo momento Perderlo, perché? Momenti simili non fuggono dall'animo di chi poeta vi restano una vita a render più chiara questa realtà fatta di buio intenso, fatta di scogli nascosti dall'acqua fatta di solitarie notti dell'anima. Occasione perduta E' un regalo della vita una giornata di sole in pieno inverno E un augurio d'amore che noi  non raccogliamo perché troppo tristi o troppo soli o troppo stupidi per capire Il prossimo inverno non avrà sole e noi restiamo tra quattro mura Non è tutta colpa nostra: questa è una cella. Dipinto Giochi di luce,

Apparenti contraddizioni

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Martini, Ambrosoli e le virtù civili. Nel luglio 2020 ILSOLE 24 ore ristampa e diffonde il bellissimo libro "Qualunque cosa succeda", scritto da Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli, il Commmisario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona. L'ho letto tutto d'un fiato e lo consiglio. Per chi come me ha vissuto gli anni 70 da spettatrice di vivende politiche e giudiziarie importanti, è un tuffo in ricordi e avvenimenti che allora mi avevano molto colpito, oltre che per la drammaticità e la forza, anche per la complessità che il libro ben dipana. Le scelte di vita di grandissimo valore, come quelle  di Giorgio Ambrosoli e della sua famiglia, rimangono un esempio inalterato di corraggio e coerenza di cui non si può ignorare l'esistenza, punti di riferimento preziosi anche per le scelte future: politiche, sociali, umane. Nel 2017 l'associazione Giorgio Ambrosoli scelse di intitolare la nona giornata della virtù civile al cardinale Carlo Maria

Gli amori della vita

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Immagine dedicata ad un uomo che ha attraversato la mia vita per 43 anni. Nel libro-intervista di Celia Correas Zapata rivolto ad Isabel Allende*, la grande scrittrice sostiene che " La sola cosa che si possiede è l'amore che si dà. " e penso che sia una frase molto bella, perché ci pone nella disposizione giusta: di non aspettarci nulla da coloro che amiamo. Vivekananda, che nel 1893 a Chicago rese più familiari all'Occidente alcuni tesori del pensiero e delle conquiste spirituali dell' India, sosteneva qualcosa di simile: " Possiamo figurarci l'amore come un triangolo, ciascuno dei cui angoli rappresenta una delle sue caratteristiche inseparabili. Ecco il primo angolo...: l'amore non conosce mercanteggiamenti. Là dove si pretende qualcosa in cambio, non ci può essere vero amore ma solo contrattazione da bottegai ." (S.Vivekananda, Yoga pratici, Ubaldini Editore, 1963). Eppure, al di fuori dei mercanteggiamenti, si possiede, o megli

Tam Tam Basketball: nutrire i più alti valori dello sport

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immagine tratta dal sito  Tam Tam Basket A Castel Volturno, grazie a Massimo Antonelli ex giocatore di pallacanestro, nasce l'associazione Tam Tam Basket in cui lo sport diventa veicolo di crescita positiva per una intera comunità. La storia di questa esperienza, che restituisce allo sport il suo primario valore sociale e formativo, merita di essere conosciuta, sostenuta e diffusa. Tutte le informazioni sull'esauriente sito  TAM TAM BASKET

Il principio passione

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il principio passione ama ed emana spande il suo profumo lontano lontano... versi di  Anna Maria Tamburini,  tratti da DISTANZE, Fara Editore 2018 La passione è come un cucciolo di lupo: tenerissimo e dolce, ma quando sarà adulto arriverà a sbranare. Solo se conserva il candore dell' infanzia la passione può commuovere persino Dio e riesce a non fare inorridire gli uomini. ( Acquachiara) immagine tratta da INED21 CULTURA VISUAL Y ARTÍSTICA EN LA TRANSFORMACIÓN DE LA EDUCACIÓN   

Il valore della fiducia

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"La fiducia ha a che fare con la conoscenza. Solo se abbiamo fiducia in qualcuno, ascoltiamo il nocciolo di verità che le sue parole possiedono. Prima di tutto e fondamentalmente lo ascoltiamo, accettiamo quello che dice come qualcosa che può essere vero. Soppesiamo le sue parole, possiamo essere d’accordo o non d’accordo, ma questo viene in battuta seconda rispetto al fatto che a causa della fiducia che avevamo in lui, o in lei, l’abbiamo veramente ascoltato. Abbiamo fatto attenzione". (Chiara Zamboni, Al posto dei valori morali la forza sorgiva della fiducia , Pedagogika AnnoXVIII n.2) Da ARTRIBUNE_Fotografi d'arte_Claudio-Abate-Jannis-Kounellis-Candela.

Credere per chi?

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Possiamo credere di passare una serata piacevole tra le bancarelle natalizie, vivere il Natale come un dono, un' atmosfera da cercare o, meglio, costruire nel farsi delle relazioni di lavoro, di studio, di vita e tempo libero o, invece, possiamo credere che piazze e mercatini in questo periodo non siano il posto per noi, che dietro il caldo e tenue bagliore delle luci, di un'atmosfera creata ad arte da esperti commercianti, non ci sia altro che il fasto sperperone di società opulente (occidentali, ma anche orientali). Da qualche giorno possiamo anche temere che dietro ingannevoli sembianze di calore e armonia, possa essere pronto l'agguato: il freddo calcolo di lupi terroristi che stanno imbastendo il proprio vestito di morte. Che si creda una cosa o l'altra però siamo liberi, in tanti siamo consapevoli che non potremo, né gli attentatori potranno mai, cancellare tutta la libertà con cui si esprime il mondo. Siamo convinti, in tanti, che la libert

Con memoria, con coraggio

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Riapre il Bataclan. Dopo un anno dalla strage del commando jihadista a Parigi,  il Bataclan rinasce. Nello storico locale, dove morirono 90 persone, si ricomincia ascoltando la musica di Sting che ha dichiarato: "Stasera abbiamo due compiti: onorare i morti e ricominciare la vita".  "Fragile" è una delle canzoni  cantate nella serata. Qui sotto la versione registrata, in altra occasione, insieme a Stevie Wonder:

Nous sommes Paris

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Foto tratta da   http://comitatoarticolo26.it/discorso-di-papa-francesco-al-bice Noi siamo Parigi, noi siamo gli abitanti di una terra che ha costruito la sua libertà credendoci, ha difeso il valore della vita di ogni singolo individuo perchè ritiene che questo sia il frutto più prezioso che ci abbia insegnato l' esperienza della violenza, la quale non porta in nessun posto, in nessun luogo al di fuori del nulla. Dal paleolitico ad oggi, ci sono volute centinaia di migliaia di anni perchè ci rendesimo conto che chi uccide  un alro uomo uccide, in fondo, se stesso e ora a Parigi qualcuno ha "pensato" la violenza, qualcuno ha sparato (agli altri,  a se stesso) ancora una volta, ancora di più. " Questo non è umano " - ha detto Papa Francesco. E sono d' accordo. L' umanità si evolve, mentre quella vista a Parigi è una vera e propria involuzione. Qualcuno vorrebbe ritornare alla semplice equazione vera nel paleolitico: più forza = più vita. 

I mistici dell' Islam

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  immagine tratta dal blog: religioni, filosofie     " Uno o due e secoli dopo la morte di Maometto, in seno alla comunità i depositari del messaggio interiore dell' islam erano noti come sufi. Molti di loro indossavano abiti di lana grezza  (la radice della parola sufi è "lana", suf) in segno di protesta contro la seta e  il raso dei sultani e dei califfi. Allarmati dalla prevalenza degli interessi mondani nell' islam, cercavano di purificarlo e di spiritualizzarlo dall' interno. Volevano recuperare la libertà e l' amore, e restituirlo alla sua essenza più profonda, mistica. L'esteriorità doveva cedere il passo all' interiorità, la materia al significato, il simbolo esteriore alla realtà interiore: "Amate meno la brocca", gridavano, "e più l' acqua" . " Tratto dal libro di H. Smith  " Le religioni del mondo " - Fazi Editore Acquachiara

Viva la leggerezza

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  Devo essere grata, immensamente grata a questi due grandi comici inglesi. A loro devo le prime grandi risate davanti allo schermo. Ma la lezione fu ben più grande: lo scoprii nel tempo. Riguardandoli vedevo la maestria dell’ essere buffi con grazia e l’ intelligente leggerezza del cuore (così diversa dalla stupidità). Non mi risulta che abbiano avuto sempre vita facile, tutt’ altro,   eppure l’ impresa di mettere da parte i pensieri più cupi, temporaneamente s’ intende, a loro riusciva bene. Non così riesce a noi oggi che moltiplichiamo le inevitabili   preoccupazioni attraverso  insistenti proliferazioni delle grancasse mediatiche. In questo spezzone tratto dl film “I diavoli volanti” Stan Laurel ed Oliver Hardy furono capaci d’ insegnare, nel linguaggio scarno e prezioso del bianco e nero: che sì,  è possibile che esseri umani anche diversi in mille modi, possano camminare, persino ballare, insieme.