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Visualizzazione dei post con l'etichetta della consapevolezza

L'incanto dell'infanzia

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    Bambini, 2019 "Qui dell'infanzia come premessa gloriosa e tradita dell'esistenza si parla, luogo ideale dove si cela l'Unità ed estasi da cui ogni sentimento promana. E' nell'esperienza dell'infanzia che nasce la conoscenza senza dualità, la filosofia spinta al di là delle parole, sorta in India e di lì diffusa fino in Giappone come zen, in Tibet come rDsogs-chen. Dove si può ritrovare l'incanto dell' infanzia? " (da Elémire Zolla, Lo stupore infantile , Adelphi, Milano 1994). Dove si può ritrovare l'incanto dell'infanzia? Dappertutto, direi dappertutto. Perchè è una disposizione interiore.           

Il valore delle illusioni

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    In genere, le illusioni ci accompagnano per un bel tratto di strada in questa vita. Quella che il buddhismo chiama inconsapevolezza, è una compagna intrasparente, terribile e tenera che ci sosta accanto a lungo. Non derido le illusioni, non biasimo chi le segue. So che chi le insegue è fermo sulla strada dell'infelicità e di solito a nulla valgono i richiami (alcuni calici vanno bevuti fino in fondo!).  Perchè con le illusioni comunque si sopravvive... a volte può essere l'unico, importante appiglio. Ma quale salto in avanti e quale laccio si scioglie intorno al cuore libero, quando ne scopriamo anche solo una! Una scoperta che vale tutta la sofferenza del mondo. Riflessioni a partire dalla Storia Zen n.29 "Niente acqua, niente luna"  (101 Storie Zen, Adelphi)

L' intelligenza acustica

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      " Gli ecosistemi hanno un'intelligenza acustica" così afferma David Monacchi, sound artist italiano, ricercatore e compositore eco-acustico, nel suo racconto al  TED di Vicenza . in cui, dopo aver parlato del suo progetto " Frammenti di estinzione . Il suono intelligente degli ecosistemi, rivelato",   rivolge agli ascoltatori questa domanda : "Questi luoghi, questi spazi, questi teatri ecoacustici   potrebbero davvero diventare un mezzo per la riconnessione al mondo naturale,   al servizio del cambio di paradigma   che l'umanità dovrà fare obbligatoriamente, nei prossimi decenni?" Altre informazioni sulle sue innumerevoli attività e sul rapporto tra suoni,  musica e ambiente naturale, sono reperibili sul suo sito personale: David Monacchi e su quello del Conservatorio Rossini di Pesaro in cui è attualmente docente di elettroacustica .  

Il valore dell'acqua

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Sutra dell'acqua - S. P. © 201 7 Dalle ricostruzioni che gli scienziati della Terra possono fare di ciò che è avvenuto sul nostro pianeta, sappiamo oggi che ogni goccia di acqua ha migliaia di miliardi di anni (almeno 3.900) ed è da questa che ha avuto origine tutta la vita sul nostro pianeta. Anche in noi, così piccoli esseri umani, è elemento indispensabile. A parte la yogini Giri Bala di cui parla Paramhansa Yogananda nel suo "Autobiografia di uno Yogi", raccontandone la extra-ordinaria resistenza, tutti noi potremmo vivere solo pochi giorni, senza l'acqua che permette il trasporto e la distribuzione di tutte le sostanze nell'organismo. Ma essa è molto, molto di più della nostra vita puramente biologica. Ne parla Stefano Sanchini con la più bella poesia moderna che io abbia sentito su questo straordinario elemento primordiale:   SUTRA DELL'ACQUA Acqua per il predatore da tre giorni in caccia  Acqua per l'esausta preda ferita Acqua sui seni giovani e fre

Credere

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  Credere - S. P. © 20 17  CREDERE Dal tuo credere in me dipende quindi il mio fiorire Credere può essere luce Energia della luce sul seme stanco di essere sotterraneo   2012

Il valore del tempo

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 ... Takuan (un insegnante di Zen) tracciò otto ideogrammi cinesi e li diede all' uomo:  Non si ripete due volte questo giorno Scheggia di tempo grande gemma. Mai più tornerà questo giorno. Ogni istante vale una gemma inestimabile.   Tratto da "101 Storie Zen", Piccola Biblioteca Adelphi, 1973   Istante d'inverno - S. P. © 2021  

L'ombra della luce

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 Era il 1992, Franco Battiato in concerto a Bagdad espresse il suo inestimabile patrimonio spirituale, sempre generosamente condiviso.   " Fin dai tempi più antichi, il filo d'oro è il simbolo di un sapere che nasce dalla esperienza personale, libero da condizionamenti istituzionali. E' un filo perchè rappresenta la continuità di una esperienza sempre antica e sempre nuova, è esile perchè in ogni generazione questa consapevolezza viene mantenuta da una minoranza di individui. Questo filo è d'oro perchè è immortale, rimane anche nei periodi più caotici e oscuri, a volte più apparente, a volte più nascosto. " (Raimond Panikkar)

Cosa è amore

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  Ce n'est pas une feuille - S. P. © 2020  A volte per capire cosa sia amore, quali siano veramente le caratteristiche di questo sentimento, ad alcuni occorre una vita intera, ad altri molti anni, alla maggior parte di noi anche molte sofferenze, oltre a molte gioie (almeno si spera). Però quando giunge a noi la consapevolezza profonda di cosa sia veramente amore, arriva in un attimo: una luce che all'improvviso rende tutto chiaro, dipana i dubbi, ci aiuta a fare le scelte conseguenti,  quelle che ci sembrano più appropriate o giuste, o desiderabili, o improrogabili. Ognuno fa le sue, così come vuole o come può, ma tutto è piu chiaro e dunque possiamo proseguire nel nostro cammino con meno incertezza. Anche per questo, cosa è veramente amore e cosa no, è uno dei più grandi insegnamenti che possiamo ricevere in questa vita. Grande maestro il Buddha quando disse: "Quando ti piace un fiore lo cogli e basta, ma quando ami un fiore, lo annaffi ogni giorno. Chi capisce questo, c

La felicità secondo Gandhi

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Esistono moltissime definizioni della felicità, forse ne esiste una per ogni essere vivente. Però, accanto a questa molteplicità, emerge particolarmente questa definizione del Mahatma Gandhi che ha un respiro profondo e uno sguardo forte rivolto anche verso la propria interiorità.

A che serve la parola?

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Foto di Robert Doisneau "Cour Carrèe du Louvre" 1969  tratta da "ilpost.it" Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Se la funzione dell'uomo fosse diversa da quella delle altre specie, come si spiega, ancora oggi, anche nelle società più...diciamo avanzate (comunicazioni, tecnologia, ecc.), la presenza di uomini che sono più animali che umani? D'altra parte, se fosse vero che siamo fondamentalmente animali, a che serve allora la parola? Basterebbe molto meno per cavarsela!" Sua moglie: "Ecco, appunto...- dice girandosi dall'altra parte - a che serve la parola?!" Piccolo dialogo immaginario 4 - 2006
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    Il mondo sottosopra - Segni sulla sabbia - S. P. © 2019   " Tenete le mani aperte e tutta la sabbia del deserto passerà attraverso le vostre mani. Chiudete le mani e non otterrete che qualche granello di sabbia."   DOGEN

Perchè io sono?

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"Fuori dal coro"  S. P. © 2018 Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Perché nell'universo c'è questa "presenza"? Intendo la presenza dell'uomo che é in grado di capire cose che non gli servono per sopravvivere  E' un errore della natura che invece è perfetta e funzionale a questo scopo primario? " Sua moglie: "Impara l'arte... e mettila da parte!... Soprattutto adesso che mi si chiudono gli occhi dal sonno!". Piccolo dialogo immaginario 3 - 2006

Perchè esiste l'uomo?

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 Parco del S. Bartolo  S. P. © 2019 Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Perché esiste l'uomo? Le scienze al massimo riescono a spiegare il come, ma non il perché." Sua moglie: "Per vivere bene... e riposare quando è ora. Dormi!". Piccolo dialogo immaginario 2 - 2006

Quali bisogni?

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"Murales" Saludecio - S. P. © 2018 Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Se fossimo liberi dalla necessità dei bisogni! Potremmo occuparci delle bellezze del mondo, passare il tempo a scoprirle, guardarle, studiarle, condividerle. Potremmo occuparci delle cose belle legate all'uomo: il pensiero, lo spirito, le risposte ai nostri perché. Invece non siamo liberi e ci dobbiamo occupare ogni giorno del nostro sostentamento e di quello di coloro che dipendono da noi. Adesso che abbiamo la fortuna di essere liberati dai bisogni primari: non ci manca il cibo, né l'acqua, né null'altro di indispensabile, viviamo affannati a dare risposta a mille altri bisogni. Quanto necessari? Bisogni indotti, che dipendono in molti casi dalla nebbia che offusca la nostra mente, dalla cecità che vela i nostri occhi. In questo momento nulla ci manca di indispensabile e la vita rischia di perdersi in questa sarabanda di bisogni, diventata più reale de

Apparenti contraddizioni

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Martini, Ambrosoli e le virtù civili. Nel luglio 2020 ILSOLE 24 ore ristampa e diffonde il bellissimo libro "Qualunque cosa succeda", scritto da Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli, il Commmisario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona. L'ho letto tutto d'un fiato e lo consiglio. Per chi come me ha vissuto gli anni 70 da spettatrice di vivende politiche e giudiziarie importanti, è un tuffo in ricordi e avvenimenti che allora mi avevano molto colpito, oltre che per la drammaticità e la forza, anche per la complessità che il libro ben dipana. Le scelte di vita di grandissimo valore, come quelle  di Giorgio Ambrosoli e della sua famiglia, rimangono un esempio inalterato di corraggio e coerenza di cui non si può ignorare l'esistenza, punti di riferimento preziosi anche per le scelte future: politiche, sociali, umane. Nel 2017 l'associazione Giorgio Ambrosoli scelse di intitolare la nona giornata della virtù civile al cardinale Carlo Maria

Resilienza

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Immagine tratta da  sculture-legno-libri-nino-orlandi/ Una storia Zen "Tetsugen un fedele seguace dello Zen in Giappone, decise di pubblicare i sutra, che a quel tempo erano disponibili solo in cinese. I libri dovevano essere stampati con blocchi di legno in un'edizione di settemila copie, un'impresa enorme. Tetsugen cominciò col mettersi in viaggio per raccogliere i fondi necessari. Alcuni simpatizzanti gli diedero un centinaio di monete d'oro, ma per lo più riuscì ad ottenere soltanto piccole somme, Lui ringraziò tutti i benefattori con uguale gratitudine. Dopo dieci anni Tetsugen aveva abbastanza denaro per cominciare l'impresa. E proprio allora il fiume Uji straripò. L'alluvione portò una carestia. Tetsugen prese i fondi che aveva raccolti per i libri e li spese per salvare gli altri dalla fame. Poi ricominciò la sua colletta. Parecchi anni dopo il paese fu colpito da una epidemia. Ancora una volta Tetsugen, per aiutare la sua gente, diede via

Il valore del coraggio

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Il coraggio di un uomo ha un enorme valore e, in questi giorni difficili, medici, infermieri, mamme e papà, lavoratori indispensabili alla vita di tutti noi ne hanno mostrato davvero tanto, ma per fare in modo che tale valore rimanga, che non si disperda e sia fruttuoso, in questa situazione occorre che il gesto coraggioso sia sostenuto con la solidale, lucida maturità di tanti altri. Così il coraggio si apprende, si spande e si difende, nei fatti soprattutto. Di fronte alla complessità di ciò che stiamo vivendo, alla fatica di arginare e controllare i mille rivoli attraverso i quali scorre la vita di tutto un popolo e dell'umanità posta di fronte a nuovi contesti, nuove sfide, nuove insidie e nuove opportunità, ognuno di noi è chiamato alla propria parte, certo limitata, ma consapevole, coraggiosa, partecipata, amorevole. Siamo tutti in cordata.  immagine tratta dal sito  ildiscorso.it