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Visualizzazione dei post con l'etichetta della musica

Il valore della terra

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     Quanta terra occorre a un uomo? Di alcuni racconti brevi, scritti da Lev Tolstoj, si dice che mostrino l'essenza del cristianesimo.  Credo che per certi aspetti sia così. Di sicuro vi si può rintracciate la parte più profonda, anche laicamente spirituale, dell'umanità; quella che a volte viviamo senza potere o volere conoscere, fino a che non ne arriva a maturazione (forse mai?) il tempo dentro noi: tempo della consapevoleźza. E non è il tempo storico.  Come in tutta la grande letteratura, l'autore russo porta a galla un patrimonio comune sommerso. Le storie si ripetono in noi. Fanno parte dell'uomo, della donna, della loro essenza profonda, vera o immaginaria, giusta o sbagliata  che sia. Fanno parte di una grande esperienza,  non solo individuale ma anche collettiva e condivisa.  Il breve racconto di L. Tolstoj: "Se di molta terra abbia bisogno un uomo" (1885),  è ambientata in un altro tempo. Eppure è ancora attuale. Chissà quanti russi l'hanno le

L' intelligenza acustica

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      " Gli ecosistemi hanno un'intelligenza acustica" così afferma David Monacchi, sound artist italiano, ricercatore e compositore eco-acustico, nel suo racconto al  TED di Vicenza . in cui, dopo aver parlato del suo progetto " Frammenti di estinzione . Il suono intelligente degli ecosistemi, rivelato",   rivolge agli ascoltatori questa domanda : "Questi luoghi, questi spazi, questi teatri ecoacustici   potrebbero davvero diventare un mezzo per la riconnessione al mondo naturale,   al servizio del cambio di paradigma   che l'umanità dovrà fare obbligatoriamente, nei prossimi decenni?" Altre informazioni sulle sue innumerevoli attività e sul rapporto tra suoni,  musica e ambiente naturale, sono reperibili sul suo sito personale: David Monacchi e su quello del Conservatorio Rossini di Pesaro in cui è attualmente docente di elettroacustica .  

Il mistero nella danza

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 Nella società moderna e contemporanea, questa forma di espressione artistica (mi riferisco alla danza classica ), si è sviluppata a partire dal 15° secolo, soprattutto nell’ambito delle corti. Ma le origini della danza intesa come insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., si perdono nella notte dei tempi. Ad un certo punto del nostro sviluppo è stato naturale per il genere umano comunicare le proprie emozioni attraverso il movimento del corpo, accompagnato dal suono e dalla musica. Un istinto primordiale che non c'è sempre stato, ma che si è presentato già nella preistoria assumendo poi una grande importanza nei rituali religiosi. Credo sia indubbio che la danza possa avvicinarci a quell'insieme di sentimenti, pensieri e senzsazioni che chiamiamo spiritualità o vita dello spirito. E forse non siamo i soli  a godere di questo mezzo privilegiato per avvicinarci a Dio. Benchè gli uccelli possano aver scoperto la danza neg

L'ombra della luce

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 Era il 1992, Franco Battiato in concerto a Bagdad espresse il suo inestimabile patrimonio spirituale, sempre generosamente condiviso.   " Fin dai tempi più antichi, il filo d'oro è il simbolo di un sapere che nasce dalla esperienza personale, libero da condizionamenti istituzionali. E' un filo perchè rappresenta la continuità di una esperienza sempre antica e sempre nuova, è esile perchè in ogni generazione questa consapevolezza viene mantenuta da una minoranza di individui. Questo filo è d'oro perchè è immortale, rimane anche nei periodi più caotici e oscuri, a volte più apparente, a volte più nascosto. " (Raimond Panikkar)

Danza leggera

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   La bellezza viaggia sempre leggera, come una fuggevole preghiera porta con sé un unico bagaglio: il respiro del divino.  Yann Tiersen - Porz Goret     Musika: Yann Tiersen - Porz Goret  Akrobatak: Tarek Rammo & Kami-Lynne Bruin

Orchestra di Piazza Vittorio

  Di un problema difficile come quello dell'immigrazione dobbiamo cercare di conoscere tutti gli aspetti, evitare gli slogan più facili e riduttivi, aprire cuore e mente a tutte le possibili soluzioni positive, perchè l'incontro delle diversità è sempre terra fertile per ogni grande civiltà. Non voglio semplificare, mi rendo conto di quanto il tema sia spinosissimo, una vera sfida ai valori di fondo di tutti, alla intelligenza ed alle capacità di ognuno. Io sono fiera di una Italia che riesce a produrre queste cose.     Orchestra di Piazza Vittoriohttps://www.facebook.com/watch/?v=278841683429008&extid=b3uMy5nTM88vyQ4B  

Sempre viva il canto!

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Una canzone del 1972 "Grande, grande, grande", cantata da Mina durante la prima puntata televisiva dello show Teatro 10, diventò in brevissimo tempo uno dei successi più incisivi della sua carriera. Fu un modo, allora modernissimo, di presentare un rapporto d'amore poco lineare e scontato. Il testo, oggi, farebbe sorridere i più: ben altri conflitti e incertezze pervadono i rapporti di coppia. Ma la voce e l'interpretazione di Mina rimane briosa, ironica, dinamica. Nel 1997   Céline Dion e Luciano Pavarotti  ne presenteranno una gradevolissima versione in lingua inglese: "I hate you then I love you" ,  in un magico duetto e ben altri mezzi per l'accompagnamento strumentale.

La via di mezzo

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https://paveseggiando.files.wordpress.com/2014/04/siddharta.jpg Non si riflette mai abbastanza su affermazioni semplici, eppure dense di significato, come quella attribuita a Siddharta;  "Se tendi la corda oltre misura si spezzerà, se la lasci troppo lenta non suonerà." Ogni volta che le incontriamo possono rinnovare il nostro pensiero e il nostro fare. Come fossero un albero che non smette mai, in modo definitivo, di produrre frutti. Questa frase mantiene viva la sua attualità, può agganciarsi anche oggi ad aspetti della nostra vita presente portando maggiore chiarezza su errori comuni e su false intransigenze. La via di mezzo, linea che sta tra tutti gli opposti estremi e che Siddharta riconosce grazie alla sua illuminazione, è presente come percorso prezioso in molte culture, a testimonianza della sua importanza nella esperienza umana ed anche spirituale (la via rossa dei nativi americani, la medietas dei mistici latini, la via evangelica del “non fare agl

Con memoria, con coraggio

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Riapre il Bataclan. Dopo un anno dalla strage del commando jihadista a Parigi,  il Bataclan rinasce. Nello storico locale, dove morirono 90 persone, si ricomincia ascoltando la musica di Sting che ha dichiarato: "Stasera abbiamo due compiti: onorare i morti e ricominciare la vita".  "Fragile" è una delle canzoni  cantate nella serata. Qui sotto la versione registrata, in altra occasione, insieme a Stevie Wonder:

Curare con il canto

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Nel canto, nelle voci in musica di grandi artisti, c' è qualcosa di magico, ancestrale e curativo che, seppur in minima parte,  vale anche per le ferite di questi tempi pieni di orrore.

Giocoso in-canto

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Vale la pena, nonostante l' attuale tormentone mediatico di "Hello", riascoltare quest' ultimo brano di Adele in versione "light instruments". Un simpatico insieme di giocattoli musicali e gioioso accompagnamento per la  stupenda voce di questa cantante inglese che contiene in sè l'anima splendente del canto.

L' Europa è lontana? Ora non ricordo...

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Sul fatto che alcune cose ci appaiano lontane non c'è dubbio. Sulle cause di questa lontananza ci sono invece diverse "letture" e diversi modi di procedere per ridurla o, si spera, azzerarla. Non c'è dubbio infatti che, oggi più di ieri,  serva un' Europa unita e solidale. Qualunque siano le cause di una distanza, Alice e Battiato ci aiutano, con la leggerezza e l' autoironia che traspaiono da questo video, a saper sorridere anche di noi stessi e a non arrenderci ai primi, piccoli o grandi, insuccessi della vita. Non è necessario essere in molti, basta essere almeno in due... nella meraviglia e nella solidità di un' amicizia profonda. Un grazie sincero, dunque, a questi due grandi artisti musicali italiani, e non solo.

Cose di Musica – TV2000

Una serie di trasmissioni televisive sulla musica (singoli strumenti,   possibilità timbriche ed espressive) che si snoda anche attraverso interessanti interviste a famosi strumentisti e l’ ascolto di brani musicali..   Bellissimo esempio di televisione “intelligente” (in questo caso TV2000),    per capire o far capire meglio la musica. Ogni puntata dura circa 55’:   nella prima parte l’ intervista con i racconti personali e   le spiegazioni sullo strumento, nella seconda l’ esecuzione di brani.. Tutte raggiungibili al seguente link: http://www.youtube.com/show/cosedimusica L’ arpa -   Floraleda Sacchi La chitarra - Edoardo Catemario Il violino -   Francesca Dego La viola – Francesco Fiore Il violoncello -   Gabriele Geminiani La fisarmonica – Mario Stefano Pietrodarchi Il pedal piano – Roberto Prosseda L’ oboe -   Luca Vignali Il clarinetto – Fabrizio Meloni La voce – Gemma Bertagnolli

Notte all' arpa

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Dal cuore della notte vi mando questa musica che a me sembra dolce e bellissima, perchè quest' arpa (paraguayana) possa trattenere tra le sue corde i vostri sogni più belli. Ché non si perdano con l' arrivo del giorno. Mark Harmer - "La Partida" ( tratto da You tube ) Il violino ad una donna (vedi il post "La strada in salita") e l' arpa ad un uomo! Perchè no? I risultati mi sembrano eccellenti. Sono solo i nostri governanti - così mi pare - a rimanene sempre uguali a se stessi, mentre il mondo cambia...velocemente. Acquachiara

La strada in salita

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" Più difficile trovare donne nell'ambito della musica strumentale, anche se sappiamo che alcune erano presenti negli organici delle orchestre del Sei-Settecento. Dalla fine dell'Ottocento la situazione migliora e sempre più la presenza femminile si fa notare, anche in campo solistico (come abbiamo accennato per il pianoforte, ma anche per altri strumenti come l'arpa, il violino, il flauto)." Tratto da "Donne in musica" - Interviste curate da Fiorella Miracola su http://www.renzocresti.it/saggi/saggi_4.html Vanessa Mae   Toccata e fuga in Re minore di J.S. Bach Da sempre le donne sono una via maestra per l' incontro e l' ibridazione delle vie e dei generi. Una strada, spesso in salita, contro la purezza chiusa e asfittica, l' inamovibilità e la stagnazione. Le donne, in molti contesti sociali e culturali, sono in grado di portare il nuovo, tutto intero: con i suoi limiti, le sue bellezze e le nuove opportunità. Acquachiara