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Visualizzazione dei post con l'etichetta della vita

A mia madre

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 Una vecchia poesia, se cosi si può chiamare, ritrovata tra gli appunti del 1988. Per molti anni mia madre ci ha nutrito con racconti di grande freschezza e ironia, ricchi di acute osservazioni sull'umanità sparsa sulla Terra. Ricordo questi con tanta gratitudine, cosi come il suo facike canto,  intonato in vecchi motivi d'amore nelle uscite in auto su strade cnosciute.     A mia madre (1988) Amo i tuoi racconti che vengon da lontano soffia vento nei tuoi occhi  e la bocca crea suoni aggrappàti alle parole. Tu adeschi l'anima e ciò che era ora è. Oh donna,  che   racconta la sua storia. Il mondo in una cosa apparentemente irrisoria. Mia madre, 2016

Il galoppo

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  GALOPPO Disse Ruo del Mar del Nord: "La vita somiglia al galoppo di un cavallo. Cambia ad ogni movimento, ad ogni istante si sposta. Ciò che dovete fare è assecondare le trasformazioni naturali"    Tratto da A. Zanetti, "Le più belle storie Zen", Barbera Editore

Canto corale

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  Non è un caso se i primi esempi di esecuzioni corali si fanno risalire agli antichi greci (li usavano nelle tragedie). La storia del canto corale sembra accompagnare la storia dell' uomo fin dal  nascere delle prime comunità. La voce umana ha una potenza straordinaria, può essere anima che parla, in coro questa forza è centuplicata, non solo: si sa come che il tutto possa essere più delle singole parti. Abbiamo bisogno di questa energia positiva, della bellezza di linguaggi antichi che, in realtà, non ci hanno mai lasciato. In questo periodo così difficile per i cori e per le scuole di canto (il COVID rema contro), acquistiamo musica corale, ascoltiamola, facciamola circolare...che si diffonda nell'aria, se non il virus del suo respiro, la meraviglia della sua esistenza. Adiemus è una serie di album, caratterizzati da vocalizzi , del compositore gallese Karl Jenkins . È anche il titolo del brano di apertura del primo album della serie, Adiemus: Songs of Sanctuary .

Cosa è amore

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  Ce n'est pas une feuille - S. P. © 2020  A volte per capire cosa sia amore, quali siano veramente le caratteristiche di questo sentimento, ad alcuni occorre una vita intera, ad altri molti anni, alla maggior parte di noi anche molte sofferenze, oltre a molte gioie (almeno si spera). Però quando giunge a noi la consapevolezza profonda di cosa sia veramente amore, arriva in un attimo: una luce che all'improvviso rende tutto chiaro, dipana i dubbi, ci aiuta a fare le scelte conseguenti,  quelle che ci sembrano più appropriate o giuste, o desiderabili, o improrogabili. Ognuno fa le sue, così come vuole o come può, ma tutto è piu chiaro e dunque possiamo proseguire nel nostro cammino con meno incertezza. Anche per questo, cosa è veramente amore e cosa no, è uno dei più grandi insegnamenti che possiamo ricevere in questa vita. Grande maestro il Buddha quando disse: "Quando ti piace un fiore lo cogli e basta, ma quando ami un fiore, lo annaffi ogni giorno. Chi capisce questo, c

A che serve la parola?

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Foto di Robert Doisneau "Cour Carrèe du Louvre" 1969  tratta da "ilpost.it" Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Se la funzione dell'uomo fosse diversa da quella delle altre specie, come si spiega, ancora oggi, anche nelle società più...diciamo avanzate (comunicazioni, tecnologia, ecc.), la presenza di uomini che sono più animali che umani? D'altra parte, se fosse vero che siamo fondamentalmente animali, a che serve allora la parola? Basterebbe molto meno per cavarsela!" Sua moglie: "Ecco, appunto...- dice girandosi dall'altra parte - a che serve la parola?!" Piccolo dialogo immaginario 4 - 2006

Perchè io sono?

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"Fuori dal coro"  S. P. © 2018 Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Perché nell'universo c'è questa "presenza"? Intendo la presenza dell'uomo che é in grado di capire cose che non gli servono per sopravvivere  E' un errore della natura che invece è perfetta e funzionale a questo scopo primario? " Sua moglie: "Impara l'arte... e mettila da parte!... Soprattutto adesso che mi si chiudono gli occhi dal sonno!". Piccolo dialogo immaginario 3 - 2006

Orchestra di Piazza Vittorio

  Di un problema difficile come quello dell'immigrazione dobbiamo cercare di conoscere tutti gli aspetti, evitare gli slogan più facili e riduttivi, aprire cuore e mente a tutte le possibili soluzioni positive, perchè l'incontro delle diversità è sempre terra fertile per ogni grande civiltà. Non voglio semplificare, mi rendo conto di quanto il tema sia spinosissimo, una vera sfida ai valori di fondo di tutti, alla intelligenza ed alle capacità di ognuno. Io sono fiera di una Italia che riesce a produrre queste cose.     Orchestra di Piazza Vittoriohttps://www.facebook.com/watch/?v=278841683429008&extid=b3uMy5nTM88vyQ4B  

Fare la differenza

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  Immagine tratta da www.ohga.it         La differenza Un pescatore vide camminare sulla riva il Maestro Ryokan subito dopo una tempesta. La bufera aveva trascinato sulla spiaggia migliaia di stelle marine. A breve tutte sarebbero morte. Il maestro si mise a raccoglierle e a gettarle nel mare. Il pescatore andò incontro a Ryokan e dissse: "Non puoi sperare di ributtarle tutte in mare. Moriranno a migliaia. E' già successo in passato, il tuo sforzo non farà alcuna differenza". "Lo farà per questa" rispose Ryokan, e lanciò in mare un'altra stella. Tratto da "Le più belle storie Zen" curato da Antonio Zanetti- Edizioni Liberamente   Trovo straordinaria questa breve storia Zen, racconta valori da far riemergere e praticare in un mondo che tende ad ammassare più che a distinguere. Credo che ci siano insegnamenti simili anche in ciò che ha fatto Gesù, nei Vangeli viene infatti raccontato del suo amore personale per ognuno.  Se le stanze delle reli

Perchè esiste l'uomo?

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 Parco del S. Bartolo  S. P. © 2019 Riflessioni serali di un piccolo uomo e di sua moglie. Piccolo uomo: "Perché esiste l'uomo? Le scienze al massimo riescono a spiegare il come, ma non il perché." Sua moglie: "Per vivere bene... e riposare quando è ora. Dormi!". Piccolo dialogo immaginario 2 - 2006

Quando i bambini disegnano

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Facciamo disegnare i nostri bambini! Facciamoli disegnare liberamente! Immagine tratta dal sito milanoperibambini.it _ L'alfabeto emotivo del disegno "Lo scarabocchio, il disegno, le attività artistiche in generale, per la loro immediatezza e la loro drammaticità, per la loro possibilità di astrazione e di rappresentazione dei concetti e degli stati d' animo complessi possono rappresentare una delle forme e fasi di gioco più evoluto e creativo." "Il gioco rappresentativo e il disegno sono a un tempo un segno, una spia dell' evoluzione del bambino e un mezzo, uno strumento per la sua evoluzione." Anna Oliverio Ferraris , Il significato del disegno infantile , Boringheri, 1978 Immagine da napolitan.it Tratto da  "I disegni dei bambini di Cene"

Volentieri diffondo: Festival del pensiero plurale- Ancona

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Ancora bellissime occasioni di approfondimento sul "Senso della vita" (Vito Mancuso)  nel Festival del pensiero plurale - le Parole della filosofia 23° edizione,  che si tiene in Ancona al Teatro Sperimentale da febbraio a maggio 2019.

La via di mezzo

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https://paveseggiando.files.wordpress.com/2014/04/siddharta.jpg Non si riflette mai abbastanza su affermazioni semplici, eppure dense di significato, come quella attribuita a Siddharta;  "Se tendi la corda oltre misura si spezzerà, se la lasci troppo lenta non suonerà." Ogni volta che le incontriamo possono rinnovare il nostro pensiero e il nostro fare. Come fossero un albero che non smette mai, in modo definitivo, di produrre frutti. Questa frase mantiene viva la sua attualità, può agganciarsi anche oggi ad aspetti della nostra vita presente portando maggiore chiarezza su errori comuni e su false intransigenze. La via di mezzo, linea che sta tra tutti gli opposti estremi e che Siddharta riconosce grazie alla sua illuminazione, è presente come percorso prezioso in molte culture, a testimonianza della sua importanza nella esperienza umana ed anche spirituale (la via rossa dei nativi americani, la medietas dei mistici latini, la via evangelica del “non fare agl

Il principio passione

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il principio passione ama ed emana spande il suo profumo lontano lontano... versi di  Anna Maria Tamburini,  tratti da DISTANZE, Fara Editore 2018 La passione è come un cucciolo di lupo: tenerissimo e dolce, ma quando sarà adulto arriverà a sbranare. Solo se conserva il candore dell' infanzia la passione può commuovere persino Dio e riesce a non fare inorridire gli uomini. ( Acquachiara) immagine tratta da INED21 CULTURA VISUAL Y ARTÍSTICA EN LA TRANSFORMACIÓN DE LA EDUCACIÓN   

World first!

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Sono convinta che non si possa amare sempre e solo la propria Nazione, che ognuno di noi, ancor di più dopo la globalizzazione, sarà sempre cittadino del mondo oltre che del proprio Stato, malgrado la presenza costante,  a volte crescente, e in luoghi anche inaspettati  (vedi le recenti prese di posizione americane), di idee e atteggiamenti contrari a questo sentire. Atteggiamenti apparentemente difensivi, ma dalla natura fortemente aggressiva. Non mi scandalizza che L' America di Trump cerchi di migliorare le condizioni di vita degli americani (ma poi sarà proprio questo il suo obiettivo?),  ma mi inquieta e preoccupa che si pensi e si desideri l' America come prima ad ogni traguardo (American first). E' un atteggiamento ignorante, se tutti i capi di Stato passati l' avessero avuto così netto e forte, la storia dell' uomo sulla Terra, a suon di reciproche "bastonate" sarebbe finità molto tempo fa.  Dunque, per favore non scherziamo... nè sottovalutia

Credere per chi?

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Possiamo credere di passare una serata piacevole tra le bancarelle natalizie, vivere il Natale come un dono, un' atmosfera da cercare o, meglio, costruire nel farsi delle relazioni di lavoro, di studio, di vita e tempo libero o, invece, possiamo credere che piazze e mercatini in questo periodo non siano il posto per noi, che dietro il caldo e tenue bagliore delle luci, di un'atmosfera creata ad arte da esperti commercianti, non ci sia altro che il fasto sperperone di società opulente (occidentali, ma anche orientali). Da qualche giorno possiamo anche temere che dietro ingannevoli sembianze di calore e armonia, possa essere pronto l'agguato: il freddo calcolo di lupi terroristi che stanno imbastendo il proprio vestito di morte. Che si creda una cosa o l'altra però siamo liberi, in tanti siamo consapevoli che non potremo, né gli attentatori potranno mai, cancellare tutta la libertà con cui si esprime il mondo. Siamo convinti, in tanti, che la libert

Curare con il canto

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Nel canto, nelle voci in musica di grandi artisti, c' è qualcosa di magico, ancestrale e curativo che, seppur in minima parte,  vale anche per le ferite di questi tempi pieni di orrore.

Il terrorismo è contro i sogni dei bambini

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Nei bambini c'è il futuro, presente qui e adesso. C'è la nostra idea di futuro e il valore che a questo siamo capaci di dare. Nei bambini ci sono i nostri sogni e i loro, di una vita migliore. Non c'è niente di più importante, in questo mondo, della vita di un bambino.  Il sogno di tutti i bambini del mondo è che questo valore possa essere comprensibile ad ogni uomo e ad ogni donna che vive sulla Terra. Un sogno che a volte può vacillare perchè i limiti umani sono enormi,  ma che deve rimanere forte e presente nella nostra anima come la linfa che la nutre, anche quando accadono fatti come quelli a cui siamo costretti ad assistere oggi: l' attentato terroristico, ieri sera a Nizza, di cui tutti i media stanno parlando. Ho visto questa foto pubblicata su "IlFattoQuotidiano.it" , quella di una dei dieci bambini deceduti sulla promenade Des Anglais, dopo aver assistito ai bellissimi fuochi d' artificio preparati per i festeggiamenti del 14 luglio fra

Dalla vita alla morte... e viceversa.

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Foto tratta da HUFFINGTON POST f rancese "Une maman du 11e arrondissement a invité les enfants à dessiner leurs émotions" In un articolo su Repubblica di oggi,  “ La vita ai tempi del terrorismo spiegata ai bambini ”, Tahar Ben Jelloun, scrittore, poeta e saggista marocchino,   sostiene  riferendosi ai fatti di Parigi che “ ai bambini bisogna dire la verità ”e che “ non va sottovalutata la loro capacità di comprendere anche le cose più orrende e inquietanti ”. Al bisogno dei   bambini di comprendere perché un kamikaze accetti di morire ammazzando gli altri risponde: “ Tutti gli esseri umani hanno un istinto che si chiama istinto di vita: una volontà naturale di salvarsi la pelle e di vivere. Mentre questi terroristi che si fanno esplodere in mezzo alla folla hanno accettato di separarsi dall’ istinto di vita, di sostituirlo con l’ istinto di morte .”… “ Esistono specialisti che raccontano loro certe storie, basate non sulla ragione ma su promesse mirabolant

Nous sommes Paris

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Foto tratta da   http://comitatoarticolo26.it/discorso-di-papa-francesco-al-bice Noi siamo Parigi, noi siamo gli abitanti di una terra che ha costruito la sua libertà credendoci, ha difeso il valore della vita di ogni singolo individuo perchè ritiene che questo sia il frutto più prezioso che ci abbia insegnato l' esperienza della violenza, la quale non porta in nessun posto, in nessun luogo al di fuori del nulla. Dal paleolitico ad oggi, ci sono volute centinaia di migliaia di anni perchè ci rendesimo conto che chi uccide  un alro uomo uccide, in fondo, se stesso e ora a Parigi qualcuno ha "pensato" la violenza, qualcuno ha sparato (agli altri,  a se stesso) ancora una volta, ancora di più. " Questo non è umano " - ha detto Papa Francesco. E sono d' accordo. L' umanità si evolve, mentre quella vista a Parigi è una vera e propria involuzione. Qualcuno vorrebbe ritornare alla semplice equazione vera nel paleolitico: più forza = più vita. 

Il bisogno di valori autentici

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Non è Dio, quello che uccide persone inermi. foto tratta da  www.quotidianopiemontese.it - solidarietà-ai-giornalisti-francesi-uccisi Volentieri diffondo: Torino  sabato 10 gennaio 2015,  Torino vuole fare la propria parte: alle 18 in piazza Castello, di fronte a Palazzo Madama. Padova -   sabato 10 gennaio 2015 , iniziativa organizzata dalle associazioni studentesche: alle 16 sul Liston, davanti a Palazzo Moroni, in centinaia arriveranno per dire no "al terrorismo, agli integralismi e alle strumentalizzazioni".   Forlì  "Je Suis Charlie": l'associazione italo-francese organizza la manifestazione in piazza „ anche a Forlì, si terrà una manifestazione di solidarietà per le vittime degli attentati terroristici in Francia "Je Suis Charlie": l'associazione italo-francese organizza la manifestazione in piazza „ sabato 10 gennaio, alle ore 18 in Piazza Saffi