A mia madre
Una vecchia poesia, se cosi si può chiamare, ritrovata tra gli appunti del 1988. Per molti anni mia madre ci ha nutrito con racconti di grande freschezza e ironia, ricchi di acute osservazioni sull'umanità sparsa sulla Terra. Ricordo questi con tanta gratitudine, cosi come il suo facike canto, intonato in vecchi motivi d'amore nelle uscite in auto su strade cnosciute.
A mia madre (1988)
Amo i tuoi racconti
che vengon da lontano
soffia vento nei tuoi occhi
e la bocca crea suoni
aggrappàti alle parole.
Tu adeschi l'anima
e ciò che era ora è.
Oh donna, che
racconta la sua storia.
Il mondo in una cosa
apparentemente irrisoria.
Mia madre, 2016 |
Commenti
Posta un commento