Nous sommes Paris



Foto tratta da   http://comitatoarticolo26.it/discorso-di-papa-francesco-al-bice

Noi siamo Parigi, noi siamo gli abitanti di una terra che ha costruito la sua libertà credendoci, ha difeso il valore della vita di ogni singolo individuo perchè ritiene che questo sia il frutto più prezioso che ci abbia insegnato l' esperienza della violenza, la quale non porta in nessun posto, in nessun luogo al di fuori del nulla.
Dal paleolitico ad oggi, ci sono volute centinaia di migliaia di anni perchè ci rendesimo conto che chi uccide  un alro uomo uccide, in fondo, se stesso e ora a Parigi qualcuno ha "pensato" la violenza, qualcuno ha sparato (agli altri,  a se stesso) ancora una volta, ancora di più.
"Questo non è umano" - ha detto Papa Francesco. E sono d' accordo. L' umanità si evolve, mentre quella vista a Parigi è una vera e propria involuzione. Qualcuno vorrebbe ritornare alla semplice equazione vera nel paleolitico: più forza = più vita.  Ci abbiamo messo molto a capire che la forza che ci darà più vita non è quella della violenza, ma quella del dialogo e dell' incontro, ma forse c'è davvero pericolo che si possa ritornare ad un pensiero involuto, in pochi anni.
Gli amanti del paleoltico non sono solo singoli individui, sono soprattutto culture violente accecate dall' illusione dei totalitarismi possibili: economici, poltici, religiosi. Gli uomini si possono plasmare. Si lasciano  plasmare, a volte, anche da ciò che va contro loro stessi. C' è, dunque, una responsabilità in ognuno di noi  e in noi tutti insieme, nei capi di governo di tutti i paesi del mondo, in ogni cristiano, in ogni musulmano e nei capi di ogni religione, perchè l' involuzione non diventi bandiera di popoli ma si ritiri nel liquido fangoso delle fogne da cui è fiorita, nelle pieghe rinsecchite della storia passata perchè la si possa studiare e capire meglio, perchè si mostri alla luce così raramente da poter essere dimenticata da ogni vita nuova che nasce, a Parigi o in qualsiasi altro luogo del mondo.

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