World first!


Sono convinta che non si possa amare sempre e solo la propria Nazione, che ognuno di noi, ancor di più dopo la globalizzazione, sarà sempre cittadino del mondo oltre che del proprio Stato, malgrado la presenza costante,  a volte crescente, e in luoghi anche inaspettati  (vedi le recenti prese di posizione americane), di idee e atteggiamenti contrari a questo sentire. Atteggiamenti apparentemente difensivi, ma dalla natura fortemente aggressiva.
Non mi scandalizza che L' America di Trump cerchi di migliorare le condizioni di vita degli americani (ma poi sarà proprio questo il suo obiettivo?),  ma mi inquieta e preoccupa che si pensi e si desideri l' America come prima ad ogni traguardo (American first). E' un atteggiamento ignorante, se tutti i capi di Stato passati l' avessero avuto così netto e forte, la storia dell' uomo sulla Terra, a suon di reciproche "bastonate" sarebbe finità molto tempo fa.  Dunque, per favore non scherziamo... nè sottovalutiamo le possibili infauste ricadute di atteggiamenti poco lungimirandi riguardo al bene collettivo.  Primo, semmai, il mondo! Che è come dire la vita di tutti.

 

 Vi segnalo invece volentieri questo video "Seasons for Norway" di Morten Rustad la cui bellezza  mi spinge ad allargare confini, orizzonti e  pensare  al mondo, nel suo complesso, come la cosa più importante per la nostra esistenza.


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