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Paola Egonu: atleta positiva

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Dopo la bellissima prova della nazionale femminile italiana di Pallavolo è bello rivedere questa intervista a Paola Egonu, che, nell' aprile 2018, parlava del suo faticoso percorso, delle sue scelte ed anche dei suoi problemi con molta naturalezza, con un atteggiamento trasparente e positivo nei confronti della vita Potrebbe essere di buon esempio per molti giovani, anche sportivi famosi, che invece si specchiano continuamente solo nel proprio ego smisurato.

World first!

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Sono convinta che non si possa amare sempre e solo la propria Nazione, che ognuno di noi, ancor di più dopo la globalizzazione, sarà sempre cittadino del mondo oltre che del proprio Stato, malgrado la presenza costante,  a volte crescente, e in luoghi anche inaspettati  (vedi le recenti prese di posizione americane), di idee e atteggiamenti contrari a questo sentire. Atteggiamenti apparentemente difensivi, ma dalla natura fortemente aggressiva. Non mi scandalizza che L' America di Trump cerchi di migliorare le condizioni di vita degli americani (ma poi sarà proprio questo il suo obiettivo?),  ma mi inquieta e preoccupa che si pensi e si desideri l' America come prima ad ogni traguardo (American first). E' un atteggiamento ignorante, se tutti i capi di Stato passati l' avessero avuto così netto e forte, la storia dell' uomo sulla Terra, a suon di reciproche "bastonate" sarebbe finità molto tempo fa.  Dunque, per favore non scherziamo... nè sottovalutia

Credere per chi?

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Possiamo credere di passare una serata piacevole tra le bancarelle natalizie, vivere il Natale come un dono, un' atmosfera da cercare o, meglio, costruire nel farsi delle relazioni di lavoro, di studio, di vita e tempo libero o, invece, possiamo credere che piazze e mercatini in questo periodo non siano il posto per noi, che dietro il caldo e tenue bagliore delle luci, di un'atmosfera creata ad arte da esperti commercianti, non ci sia altro che il fasto sperperone di società opulente (occidentali, ma anche orientali). Da qualche giorno possiamo anche temere che dietro ingannevoli sembianze di calore e armonia, possa essere pronto l'agguato: il freddo calcolo di lupi terroristi che stanno imbastendo il proprio vestito di morte. Che si creda una cosa o l'altra però siamo liberi, in tanti siamo consapevoli che non potremo, né gli attentatori potranno mai, cancellare tutta la libertà con cui si esprime il mondo. Siamo convinti, in tanti, che la libert

Con memoria, con coraggio

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Riapre il Bataclan. Dopo un anno dalla strage del commando jihadista a Parigi,  il Bataclan rinasce. Nello storico locale, dove morirono 90 persone, si ricomincia ascoltando la musica di Sting che ha dichiarato: "Stasera abbiamo due compiti: onorare i morti e ricominciare la vita".  "Fragile" è una delle canzoni  cantate nella serata. Qui sotto la versione registrata, in altra occasione, insieme a Stevie Wonder:

Curare con il canto

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Nel canto, nelle voci in musica di grandi artisti, c' è qualcosa di magico, ancestrale e curativo che, seppur in minima parte,  vale anche per le ferite di questi tempi pieni di orrore.

Nous sommes Paris

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Foto tratta da   http://comitatoarticolo26.it/discorso-di-papa-francesco-al-bice Noi siamo Parigi, noi siamo gli abitanti di una terra che ha costruito la sua libertà credendoci, ha difeso il valore della vita di ogni singolo individuo perchè ritiene che questo sia il frutto più prezioso che ci abbia insegnato l' esperienza della violenza, la quale non porta in nessun posto, in nessun luogo al di fuori del nulla. Dal paleolitico ad oggi, ci sono volute centinaia di migliaia di anni perchè ci rendesimo conto che chi uccide  un alro uomo uccide, in fondo, se stesso e ora a Parigi qualcuno ha "pensato" la violenza, qualcuno ha sparato (agli altri,  a se stesso) ancora una volta, ancora di più. " Questo non è umano " - ha detto Papa Francesco. E sono d' accordo. L' umanità si evolve, mentre quella vista a Parigi è una vera e propria involuzione. Qualcuno vorrebbe ritornare alla semplice equazione vera nel paleolitico: più forza = più vita. 

Mille anni di innovazioni

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Sul Corriere della sera di domenica 4 ottobre, nel supplemento "La lettura", in una conversazione tra  Antonio Carioti e Ian Mortimer   viene presentato il libro di quest' ultimo: " Il libro dei secoli. Mille anni di  storia e innovazioni", Bollati Boringheri, 2015. Ci sono punti di svolta epocali che l' autore propone alla nosta riflessione e dei quali forse non sarà mai possibile dare una collocazione gerarchica definitiva,  in termini di importanza per il genere umano. Ogni cambiamento ha dato risposta a emergenti bisogni ed ha aperto nuove prospettive. Mortimer esamina l' Occidente nei suoi ultimi dieci secoli di storia e ci aiuta a copremdere alcuni cambiamenti del passato con chiavi di lettura che potrebbero aiutarci ad affrontare meglio anche quelli del futuro. Castello di Gradara (PU) - Foto tratta da http://www.castellodigradara.it/ Lo storico inglese Ian Mortimer analizza cambiamenti epocali che vanno dall' incastellamento dell

Il bisogno di valori autentici

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Non è Dio, quello che uccide persone inermi. foto tratta da  www.quotidianopiemontese.it - solidarietà-ai-giornalisti-francesi-uccisi Volentieri diffondo: Torino  sabato 10 gennaio 2015,  Torino vuole fare la propria parte: alle 18 in piazza Castello, di fronte a Palazzo Madama. Padova -   sabato 10 gennaio 2015 , iniziativa organizzata dalle associazioni studentesche: alle 16 sul Liston, davanti a Palazzo Moroni, in centinaia arriveranno per dire no "al terrorismo, agli integralismi e alle strumentalizzazioni".   Forlì  "Je Suis Charlie": l'associazione italo-francese organizza la manifestazione in piazza „ anche a Forlì, si terrà una manifestazione di solidarietà per le vittime degli attentati terroristici in Francia "Je Suis Charlie": l'associazione italo-francese organizza la manifestazione in piazza „ sabato 10 gennaio, alle ore 18 in Piazza Saffi

Il valore del pensiero

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"Anche nei tempi più oscuri abbiamo il diritto di attenderci una qualche illluminazione. Ed è molto probabile che [essa] ci giungerà non tanto da teorie o da concetti, quanto dalla luce incerta, vacillante e spesso fioca  che alcuni uomini e donne, nel corso della loro vita e del loro lavoro, avranno acceso in ogni genere di circostanze, diffondendola nell' arco di tempo che fu loro concesso di trascorrere sulla terra"     (Hannah Arendt, Preface in Men in Dark Time, Harcourt, Brace & World , New York  1968, p. IX )   foto tratta da Netmundi.org   Esiste e persiste, la luce che persone come la Arendt hanno trasmesso al mondo e penso che resti altrettanto  preziosa ogni occasione che ci viene data per conoscerla meglio.  Vi segnalo, dunque, con molto piacere,  il bel post di Emilia De Rienzo   nel suo blog PENSARE IN UN'ALTRA LUCE  :   Hanna Arendt, un film della Von Trotta