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I mistici dell' Islam

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  immagine tratta dal blog: religioni, filosofie     " Uno o due e secoli dopo la morte di Maometto, in seno alla comunità i depositari del messaggio interiore dell' islam erano noti come sufi. Molti di loro indossavano abiti di lana grezza  (la radice della parola sufi è "lana", suf) in segno di protesta contro la seta e  il raso dei sultani e dei califfi. Allarmati dalla prevalenza degli interessi mondani nell' islam, cercavano di purificarlo e di spiritualizzarlo dall' interno. Volevano recuperare la libertà e l' amore, e restituirlo alla sua essenza più profonda, mistica. L'esteriorità doveva cedere il passo all' interiorità, la materia al significato, il simbolo esteriore alla realtà interiore: "Amate meno la brocca", gridavano, "e più l' acqua" . " Tratto dal libro di H. Smith  " Le religioni del mondo " - Fazi Editore Acquachiara

Il lavoro di squadra

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Da Repubblica. it del 17.09.2013 :      “ISOLA DEL GIGLIO - Si è rialzata lentamente. Con un'operazione immaginata da 11 persone che era considerata "follia". Gli "11 uomini d'oro", come li ha chiamati il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Sono stati loro, insieme a una squadra di 500 persone, a riportare in verticale la Costa Concordia.”    video di  tutta l' operazione di riassetto Le statistiche registrano nell'ultimo biennio un aumento del 40% dei corsi di formazione sul lavoro di gruppo, a scapito dei classici corsi a contenuto tecnico-professionale, con una domanda proveniente soprattutto dalle multinazionali e dalle grandi aziende italiane. Nel lavoro in team si trova, con molta probabilità, una delle chiavi più efficaci per aprirsi alle nuove sfide presentate da un mercato sempre più competitivo. Del resto il lavoro di squadra sembra essere la risposta migliore in numerosi altri casi, non solo a problemi econ

Ebraismo e senso delle cose

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“… ciò che sollevò gli ebrei dall’ oscurità a una perenne grandezza religiosa fu la loro passione per il senso delle cose .” (da   H. Smith – Le religioni del mondo - Fazi Editore)  La ricerca di   senso in ciò che accade o che ci accade, com’ è ovvio, va ben oltre l’ attribuzione di un significato, un “tampone linguistico” o un “vassoio categoriale” che sostenga .la nostra esperienza.   E’ la forma più alta che può assumere la domanda umana ed anche, credo, una delle forme più alte di preghiera. Porsi nella sincera ricerca di senso è mettersi sulla strada giusta, penso, anche se per la risposta, per un’ attesa finalmente soddisfatta, potrebbe essere necessaria un’ intera vita. Acquachiara http://www.linkuaggio.com/2012/04/si-scrive-come-o-come-e-quando-e.html

Viva la leggerezza

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  Devo essere grata, immensamente grata a questi due grandi comici inglesi. A loro devo le prime grandi risate davanti allo schermo. Ma la lezione fu ben più grande: lo scoprii nel tempo. Riguardandoli vedevo la maestria dell’ essere buffi con grazia e l’ intelligente leggerezza del cuore (così diversa dalla stupidità). Non mi risulta che abbiano avuto sempre vita facile, tutt’ altro,   eppure l’ impresa di mettere da parte i pensieri più cupi, temporaneamente s’ intende, a loro riusciva bene. Non così riesce a noi oggi che moltiplichiamo le inevitabili   preoccupazioni attraverso  insistenti proliferazioni delle grancasse mediatiche. In questo spezzone tratto dl film “I diavoli volanti” Stan Laurel ed Oliver Hardy furono capaci d’ insegnare, nel linguaggio scarno e prezioso del bianco e nero: che sì,  è possibile che esseri umani anche diversi in mille modi, possano camminare, persino ballare, insieme.  

La riflessività

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Foto tratta dal sito Movieplayer.it La riflessione è un processo con cui si cerca di valutare criticamente il contenuto,  la premessa  o il risultato di un nostro agire. E’ uno sforzo  (o semplicemente un tempo?), dedicato ad  interpretare un’esperienza e a darvi significato. La riflessività è il carattere di chi è riflessivo o  la tendenza a meditare profondamente sulle cose. Scopro oggi sul web un sito: Riflessioni.it   di Ivo Nardi  ed una rubrica Riflessioni sul senso della vita nella quale l’ autore, dal 2009 ad oggi, ha posto a personaggi "noti e importanti" (Margherita Hack, il Cardinale Ersilio Tonini, Piergiorgio Odifreddi, Dacia Maraini, Erri De Luca, Luis Sepùlveda, Moni Ovadia,  Giorgio Faletti, Ervin László e tanti altri),  le seguenti  dieci domande: 1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che co

L' infelice "gallopollo unico"

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  Immagine tratta dal sito  www.theriaka.org    Ognuno di noi sa cosa è un allevamento intensivo, anche se non credo siano molti quelli che  l' hano visitato di persona. Io lo renderei obbligatorio (si fa per dire), tanto credo sia doveroso prendere coscienza di certe "bestialità" umane! Nel gennaio 2012   sul sito IL CAMBIAMENTO    si pubblicava quato segue:  " È entrato in vigore il 1° gennaio 2012 in tutta Europa il divieto di allevare le galline ovaiole nelle cosiddette 'batterie' , ovvero le gabbie grandi all'incirca come un foglio A4. In base al divieto sono consentiti esclusivamente allevamenti con sistemi alternativi alle gabbie e l’allevamento nelle gabbie modificate o cosiddette 'arricchite'. Il percorso legislativo dell'Unione europea che ha portato al divieto in vigore da qualche giorno è iniziato nel'99 con la Direttiva 1999/74/CE che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole.

Se la fantasia va in cucina

ovvero: cucinare con… la lavastoviglie. Lisa Casali, è una romagnola doc, con tanto senso pratico e tanta fantasia, anche se vive ormai da diversi anni a Milano. “La cucina e l’ambiente – dice- sono il mio pane quotidiano”. Tra lavoro per l’ ambiente e passione per il cibo ha cominciato a fare esperimenti nella sua cucina. “Ero stanca di acquistare passivamente, volevo saperne di più sui prodotti che portavo a casa. Volevo eliminare gli imballaggi inutili, ma soprattutto mi chiedevo: ma è proprio necessario buttare via così tanto? Tutte quelle parti che i libri di cucina dicono di scartare sono davvero da buttare via o sono solo più difficili da preparare?” Sperimentando, girando e confrontandosi con esperti di nutrizione, chef ed amici ha scoperto che non solo queste parti sono commestibili, ma che in molti casi non hanno nulla da invidiare alle parti “nobili”. E’ così che è nato il blog     ECOCUCINA      “un laboratorio di ricette per una cucina a costo e im