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L'incanto dell'infanzia

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    Bambini, 2019 "Qui dell'infanzia come premessa gloriosa e tradita dell'esistenza si parla, luogo ideale dove si cela l'Unità ed estasi da cui ogni sentimento promana. E' nell'esperienza dell'infanzia che nasce la conoscenza senza dualità, la filosofia spinta al di là delle parole, sorta in India e di lì diffusa fino in Giappone come zen, in Tibet come rDsogs-chen. Dove si può ritrovare l'incanto dell' infanzia? " (da Elémire Zolla, Lo stupore infantile , Adelphi, Milano 1994). Dove si può ritrovare l'incanto dell'infanzia? Dappertutto, direi dappertutto. Perchè è una disposizione interiore.           

Il privilegio del conoscere

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      Fiume Misa, Senigallia - S. P. © 2018     Il gioco del nascondersi e del ritrovarsi del cercare e del cercarti del produrre codici e del decifrarli. Di cose nuove da afferrare, del mettere in fila quelle vecchie e dare ordine e senso. Il gioco del guardare, dell'ascoltare,  dello scoprire, del capire. E' stato il tempo del gioco con le cose più serie della vita. Grazie a coloro che me lo hanno permesso. Grazie a coloro che lo hanno nutrito questo bisogno insopprimibile di vivere l'infanzia oltre l'infanzia. Più che un piacere è stato privilegio del conoscere.   (Dalla cantina, 2012)

Il valore delle illusioni

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  Foglia o fiamma?  S.P.  © 2018   In genere, le illusioni ci accompagnano per un bel tratto di strada in questa vita, qui mai definitivamente morte. Quella che il buddhismo chiama inconsapevolezza, è una compagnia intrasparente, terribile e tenera che ci sosta accanto spesso. Non derido le illusioni, non biasimo chi le segue. So che chi le insegue è fermo sulla strada dell'infelicità e di solito a nulla valgono i richiami: alcuni calici (amari) vanno bevuti fino in fondo, per capire. Con le illusioni comunque si sopravvive.  A volte possono essere l'unico, importante appiglio che evita la caduta definitiva. Ma quale salto in avanti e quale laccio si scioglie  intorno al cuore. Libero, quando ne scopriamo anche solo una! Una scoperta che vale tutta la sofferenza del mondo. Riflessioni a partire dalla Storia Zen n.29 "Niente acqua, niente luna"  (101 Storie Zen, Adelphi)