La riflessività

Foto tratta dal sito Movieplayer.it


La riflessione è un processo con cui si cerca di valutare criticamente il contenuto,  la premessa  o il risultato di un nostro agire. E’ uno sforzo  (o semplicemente un tempo?), dedicato ad  interpretare un’esperienza e a darvi significato. La riflessività è il carattere di chi è riflessivo o  la tendenza a meditare profondamente sulle cose.

Scopro oggi sul web un sito: Riflessioni.it  di Ivo Nardi  ed una rubrica Riflessioni sul senso della vita nella quale l’ autore, dal 2009 ad oggi, ha posto a personaggi "noti e importanti" (Margherita Hack, il Cardinale Ersilio Tonini, Piergiorgio Odifreddi, Dacia Maraini, Erri De Luca, Luis Sepùlveda, Moni Ovadia,  Giorgio Faletti, Ervin László e tanti altri),  le seguenti  dieci domande:

1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?

2) Cos’è per lei l’amore?

3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?

4) Cos’è per lei la morte?

5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?

6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?

7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?

 8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?

 9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?

 10) Qual è per lei il senso della vita?

 Forse sarebbe interessante se ognuno di noi provasse a rispondere alle stesse domande e poi le confrontasse con quelle del “personaggio” che più gli aggrada o, al contrario, che sente meno vicino, in un gioco, appunto, di riflessività incrociata.

 


Commenti

  1. Mi piace quello che ho visto fin qui sul tuo blog. Grazie per la tua visita e per questa segnalazione. Quante di quelle domande ci agitano!
    ciao, marina

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  2. Grazie Marina, per la visita ed il commento.

    RispondiElimina

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