Resilienza


Immagine tratta da sculture-legno-libri-nino-orlandi/

Una storia Zen
"Tetsugen un fedele seguace dello Zen in Giappone, decise di pubblicare i sutra, che a quel tempo erano disponibili solo in cinese. I libri dovevano essere stampati con blocchi di legno in un'edizione di settemila copie, un'impresa enorme.
Tetsugen cominciò col mettersi in viaggio per raccogliere i fondi necessari. Alcuni simpatizzanti gli diedero un centinaio di monete d'oro, ma per lo più riuscì ad ottenere soltanto piccole somme, Lui ringraziò tutti i benefattori con uguale gratitudine. Dopo dieci anni Tetsugen aveva abbastanza denaro per cominciare l'impresa.
E proprio allora il fiume Uji straripò. L'alluvione portò una carestia. Tetsugen prese i fondi che aveva raccolti per i libri e li spese per salvare gli altri dalla fame. Poi ricominciò la sua colletta.
Parecchi anni dopo il paese fu colpito da una epidemia. Ancora una volta Tetsugen, per aiutare la sua gente, diede via quello che aveva raccolto.
Si rimise al lavoro per la terza volta, e dopo vent'anni riuscì finalmente a realizzare il suo desiderio.
I blocchi di legno per la stampa che sono serviti per la prima edizione sono oggi esposti nel monastero Obaku di Kyoto.
I giapponesi dicono ai loro figli che Tetsugen ha fatto tre raccolte di sutra e che le prime due, invisibili, sono perfino superiori all'ultima."

Tratto da "101 STORIE ZEN" Adelphi, 1973


 Il termine resilienza lo si è applicato anche alla lotta del personaggio della mitologia greca: Sisifo. Tuttavia, personalmente trovo che questa storia Zen sia molto più chiara e calzante in riferimento al concetto di resilienza. Nonostante quello che ha sostenuto Camus (Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice”. Albert Camus, Il mito di Sisifo in Opere. Milano, Bompiani, 2003) io vedo in Sisifo più che un resiliente, un condannato resistente, che trova nella sostanziale ripetizione dello stesso gesto, la sua forza e, forse, la sua felicità. Nella storia Zen invece, Tetsugen, anch'egli costantemente orientato alla sua scelta di fondo, modifica il suo percorso in funzione della realtà, mantenendo una prospettiva di libertà interiore che valorizza non solo la meta finale ma lo stesso cambiamento del percorso già pensato.
Conosco persone la cui lotta assomiglia a quella di Sisifo ed altre che hanno una capacità di resilienza più simile a quella di Tetsugen. Tutti potranno essere utili allo sviluppo dell'umanità ma credo che, in questo tempo presente, la visione più ampia del secondo sarà fondamentale.

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