Post

Panikkar e la saggezza del mito

Immagine
Con l’ imminenza del nuovo anno, in questo periodo di feste e anche di vecchie e nuove contraddizioni,  mi è di gradevole conforto la lettura di un libro di Maciej Bielawski ( Panikkar   Un uomo e il suo pensiero , Fazi Editore, 2013), che indaga su contraddizioni intelligenti e menti aperte sul mondo. Seppure a fatica, dobbiamo mantenere uno sguardo attento, che non si appiattisca sui luoghi comuni o sulle facili e illusorie promesse da “Paese dei Balocchi”. Abbiamo bisogno di sogni, di favole e di miti perché ci aiutano a tenere sollevata la testa, a non arrenderci, a non stancarci troppo presto di proseguire il viaggio, finché il viaggio stesso ce lo permette. Ma non ci servono luoghi di ristoro scevri da contraddizioni, già pronti e impacchettati per l’ uso o semplici anestetici contro il dolore quotidiano della vita, piuttosto  ci occorro miti affacciati sulla contemporaneità, quelli che, allargando lo sguardo e il respiro, ci aiutino a capire e a vivere la complessità come

Volentieri diffondo 5

Immagine
GIORNATA DEI DIRITTI DELL' INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA Dal sito dell' UNICEF: http://www.unicef.it/diritti/20novembre/documenti/video.htm

Spighe lucenti

Immagine
Acquachiara

I mistici dell' Islam

Immagine
  immagine tratta dal blog: religioni, filosofie     " Uno o due e secoli dopo la morte di Maometto, in seno alla comunità i depositari del messaggio interiore dell' islam erano noti come sufi. Molti di loro indossavano abiti di lana grezza  (la radice della parola sufi è "lana", suf) in segno di protesta contro la seta e  il raso dei sultani e dei califfi. Allarmati dalla prevalenza degli interessi mondani nell' islam, cercavano di purificarlo e di spiritualizzarlo dall' interno. Volevano recuperare la libertà e l' amore, e restituirlo alla sua essenza più profonda, mistica. L'esteriorità doveva cedere il passo all' interiorità, la materia al significato, il simbolo esteriore alla realtà interiore: "Amate meno la brocca", gridavano, "e più l' acqua" . " Tratto dal libro di H. Smith  " Le religioni del mondo " - Fazi Editore Acquachiara

Il lavoro di squadra

Immagine
Da Repubblica. it del 17.09.2013 :      “ISOLA DEL GIGLIO - Si è rialzata lentamente. Con un'operazione immaginata da 11 persone che era considerata "follia". Gli "11 uomini d'oro", come li ha chiamati il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Sono stati loro, insieme a una squadra di 500 persone, a riportare in verticale la Costa Concordia.”    video di  tutta l' operazione di riassetto Le statistiche registrano nell'ultimo biennio un aumento del 40% dei corsi di formazione sul lavoro di gruppo, a scapito dei classici corsi a contenuto tecnico-professionale, con una domanda proveniente soprattutto dalle multinazionali e dalle grandi aziende italiane. Nel lavoro in team si trova, con molta probabilità, una delle chiavi più efficaci per aprirsi alle nuove sfide presentate da un mercato sempre più competitivo. Del resto il lavoro di squadra sembra essere la risposta migliore in numerosi altri casi, non solo a problemi econ

Ebraismo e senso delle cose

Immagine
“… ciò che sollevò gli ebrei dall’ oscurità a una perenne grandezza religiosa fu la loro passione per il senso delle cose .” (da   H. Smith – Le religioni del mondo - Fazi Editore)  La ricerca di   senso in ciò che accade o che ci accade, com’ è ovvio, va ben oltre l’ attribuzione di un significato, un “tampone linguistico” o un “vassoio categoriale” che sostenga .la nostra esperienza.   E’ la forma più alta che può assumere la domanda umana ed anche, credo, una delle forme più alte di preghiera. Porsi nella sincera ricerca di senso è mettersi sulla strada giusta, penso, anche se per la risposta, per un’ attesa finalmente soddisfatta, potrebbe essere necessaria un’ intera vita. Acquachiara http://www.linkuaggio.com/2012/04/si-scrive-come-o-come-e-quando-e.html

Viva la leggerezza

Immagine
  Devo essere grata, immensamente grata a questi due grandi comici inglesi. A loro devo le prime grandi risate davanti allo schermo. Ma la lezione fu ben più grande: lo scoprii nel tempo. Riguardandoli vedevo la maestria dell’ essere buffi con grazia e l’ intelligente leggerezza del cuore (così diversa dalla stupidità). Non mi risulta che abbiano avuto sempre vita facile, tutt’ altro,   eppure l’ impresa di mettere da parte i pensieri più cupi, temporaneamente s’ intende, a loro riusciva bene. Non così riesce a noi oggi che moltiplichiamo le inevitabili   preoccupazioni attraverso  insistenti proliferazioni delle grancasse mediatiche. In questo spezzone tratto dl film “I diavoli volanti” Stan Laurel ed Oliver Hardy furono capaci d’ insegnare, nel linguaggio scarno e prezioso del bianco e nero: che sì,  è possibile che esseri umani anche diversi in mille modi, possano camminare, persino ballare, insieme.